In un terreno piccolissimo e circoscritto, che ruota attorno a soli cinque comuni del Pratomagno (Ar), nel versante del Valdarnese, si produce un legume inconfondibile: il Fagiolo Zolfino.
È proprio in questa zona che nasce la storia di una tradizione toscana, una tradizione che parte dalla terra e finisce alla tavola. Una storia fatta di amore, semplicità, competenza e qualità.
Tutto ebbe inizio venti anni fa quando la famiglia Agostinelli decise di iniziare la coltivazione di antiche varietà di legumi presenti nel territorio toscano.
L'Università di Firenze mise a disposizione i primi lotti di sementi per iniziare l'attività dopodiché, nel tempo, l'azienda Agostinelli è divenuta il riferimento per la sperimentazione e il miglioramento genetico nonché custode del germoplasma del Fagiolo Zolfino.
Mario Agostinelli, che è il principale coltivatore con una superficie di terreno maggiore (12ha), è orgoglioso della sua creatura: un fagiolo dal gusto unico, ricco di proteine, ferro, sali minerali e consigliato per un'alimentazione vegetariana o vegana.
Le caratteristiche uniche di questo prodotto derivano dalla composizione del terreno in cui viene coltivato, e grazie al quale si ottiene un Fagiolo Zolfino altamente digeribile, grazie alla sua buccia finissima.
È proprio Mario, insieme ai suoi collaboratori, a seguire tutte le fasi della crescita del prodotto fino alla selezione e al confezionamento, che avvengono rigorosamente a mano curando ogni minimo dettaglio.
Attualmente l'azienda Agostinelli collabora con la facoltà di Microbiologia dell'Università di Pisa, nella ricerca volta a valorizzare le caratteristiche nutrizionali e salutari del Fagiolo Zolfino, alimento nutraceutico con capacità antinfiammatorie e indicato per la nutrizione di soggetti affetti da particolari patologie come il diabete.