Era il 1952 quando Pietro Spinato capì le potenzialità enologiche di questa magnifica terra lambita dalle acque del fiume Piave e diede vita ai vini che oggi portano il nome della figlia: Anna Spinato. La storia di Anna Spinato inizia lì, al fianco del padre, conquistata dal fascino antico del lavoro e delle feste contadine, dalla magia del frutto che si trasforma in vino, dalle corse pazze a Venezia per consegnarlo nei Bacari. Ricordi felici che hanno alimentato la passione di Anna per la sua gente, il suo lavoro e i suoi clienti.
Ormai è finita l'epoca delle corse a Venezia ma il lavoro degli agricoltori rimane sempre lo stesso, i riti e le tradizioni agricole sono al sicuro e la cura per la vinificazione cresce ogni anno. Ma il più bello deve ancora venire perché la vita non si ferma e la storia si rinnova: oggi Anna è affiancata dal figlio Roberto che l'aiuta a creare packaging esclusivi, la supporta nell'arte di dominare le moderne tecnologie e le dà la carica per continuare ad affrontare la sfida di rivolgersi ai mercati di tutto il mondo. Insieme hanno deciso di creare vini tipici del territorio come Valdobbiadene, Prosecco, Raboso e Malanotte, affiancandoli a vini da vitigni internazionali capaci di esprimere ed esaltare le caratteristiche uniche e irripetibili della terra del Piave. Una scelta precisa per raccontare l'amore per le tradizioni ma anche il desiderio di aprirsi alle opportunità del mondo. È del 2012 la certificazione del primo vino biologico: l'inizio di un esaltante cammino che punta a prendersi cura del territorio e garantire benessere, salute e puro piacere ai consumatori.