Zucchero, uova, farina, mandorle e pinoli, questi dal 1858 sono gli ingredienti dei biscotti più famosi di Prato, da quando in via Ricasoli 22, Antonio Mattei aprì il suo Biscottificio con rivendita, e iniziò a sfornare un biscotto secco alle mandorle, creando una sua ricetta originale. Inizia così la storia di un legame fortissimo, tra il Biscottificio e la città. Da più di un secolo e mezzo non è domenica davvero, o festa nelle case di Prato senza il 'sacchetto blu'. La fama dei prodotti Mattei si diffuse rapidamente oltre i confini cittadini e regionali grazie a riconoscimenti come la medaglia di merito nel 1861 all'Esposizione Italiana, la menzione speciale all'Esposizione Universale di Parigi nel 1867. Oltre all'Artusi, i Biscotti di Prato hanno avuto fan illustri: Malaparte, Ardengo Soffici, Sem Benelli, Hermann Hesse; ed i Presidenti Carlo Azeglio Ciampi e Bill Clinton. Nel 1908 l'attività passò ad Ernesto Pandolfini, che lavorava da tempo al Biscottificio e che continuò sulla stessa linea di alta qualità e creatività del fondatore. Ernesto ideò e sviluppò nuovi prodotti, come il Filone candito, i Brutti Buoni, il Biscotto della Salute. Oggi l'azienda che produce i dei biscotti alle mandorle viene portata avanti dai quattro fratelli Elisabetta, Francesco, Letizia e Marcella Pandolfini. Da qualche anno vengono sperimentate anche nuove ricette, come quella al cioccolato, o con l'aggiunta di mandorle e pistacchi, l'ultima novità è quella con le nocciole IGP Piemonte.